Kenwood story

 

 

Nel 1946 è da poco in ripresa l’industria e l’economia del Giappone, messa al tappeto dalla guerra; tra le aziende impegnate vi è la Kasuga Musen Denky Shockai (Società commerciale di Radio-Elettricità) tirata su dai tre fratelli Kasuga.

Rapidamente si specializza in componenti per impianti radio e nel ’49 i suoi trasformatori per Alta Frequenza sono i primi a ricevere la certificazione di conformità allo standard del Nippon Hoso Kyokai (Ente Radiofonico Giapponese); presto la sua produzione si amplia al settore Bassa Frequenza, alle telecomunicazioni e alla strumentazione di misura e nel 1955 apre uno stabilimento a Tokyo per la produzione in serie dal quale escono anche alcuni tuner AM, suoi primi prodotti “Hi-Fi”.

Due anni dopo è la prima nel Sol Levante ad avviare la costruzione di sintonizzatori FM per il mercato americano e nel 1960 la ditta diventa la Trio Kabushiki Kaishi (s.p.a.), nel ’63 apre anche una sua succursale in America: la Kenwood U.S.A. Corporation; intanto è la prima in Giappone ad aver posto in commercio un amplificatore a transistor e in breve tutta la sua produzione hi-fi diviene esclusivamente a stato solido.

 

Nel 1969 la società figura alla Borsa Valori di Tokyo tra le aziende di prima grandezza, in quel periodo la sua produzione è centrata essenzialmente su amplificatori, sintonizzatori e sintoampli; l’integrato KA-6000 da 58 W/ch e il tuner AM/FM KA-7000, entrambi top di gamma, sono all’epoca tra i migliori del mondo e nel 1970 riscuote notevole interesse il mastodontico receiver (sintoampli) KA-7070 da 65 + 65 W/ch e sintonia automatica telecomandabile.

Nel 1972 realizza un finale da 2000 W per uso professionale mentre la ricerca prosegue con la sperimentazione dei transistor FET e della sintonia a sintesi di frequenza; nel ’74 espone la sua prima serie dimostrativa allo stato dell’arte composta dal finale FP-1000 (interamente a FET e con V-FET di potenza), il tuner a sintesi di frequenza T-1000, con banchi di memorie digitali e il deck a 3 teste C-1000 (con Dolby e servocontrolli a relais). Sua diretta derivazione commerciale sarà la leggendaria serie 700, composta dal sinto 700T (con sintonia digitale ma scala analogica), il pre ultra-silenzioso 700C con differenziali in tutti gli stadi e il finale 700M da 170 W per canale interamente accoppiato in dc.     

Nel ’75 arriva la serie KA-7000 di integrati, concepiti con attenzione particolare verso la minimizzazione della “diafonia dinamica”.

 

Nei primi del ’77 la serie di amplificazione L-07/L-09 include i cavi di connessione e la posizione dei componenti tra i suoi elementi costitutivi, i finali mono L-07 e L-09 (150 e 300 W RMS) dovevano essere collocati nei pressi delle casse e collegati ad esse con appositi cavi multifilari lunghi 1 metro (pilotaggio diretto); mentre il pre L-07C (a bassissimo rumore e impedenza di uscita inferiore ai 10 Ohm!) era connesso tramite lunghi cavetti bilanciati con connessione PIN.

Nello stesso anno esce anche il giradischi KP-7700, a trazione diretta e con telaio in resina-cemento.

La “distorsione dinamica”, anomalia nella riproduzione sonora introdotta dagli amplificatori, è studiata e affrontata per la prima volta proprio dalla KENWOOD che nel ’78 cerca di porvi rimedio introducendo le circuitazioni ad alta velocità nella sua nuova serie L-07 II e dota i suoi finali (L-07M e L-05M) di dispositivi di uscita denominati E.B.T. (Emitter Ballast Transistor); sempre del ’78 sarà l’unico pre fono (KHA-50) prodotto dalla Casa e i due “impressionanti” prototipi di analizzatore audio universale, l’AN 10000 e il super giradischi R-6197 da oltre 150 kg di peso e stabilizzatori perimetrali del disco.

La produzione del 1979 rappresenta per la Casa il fondamentale gradino di accesso agli attesissimi anni ’80, che avviene con la presentazione del possente KR-9050 (receiver da 200 W/ch con decoder a conteggio d’impulsi), del deck computerizzato KX-2060 e del kit di stabilizzazione del disco DS-20/TS-10.

 

All’Audio Fair giunge con l’avanzatissima serie L-X di cui fanno parte un sistema di altoparlanti a 4 vie planari e cassa in ottone; una cuffia con elaboratore di campo sonoro e un amplificazione a 6 telai: pre e due finali da 270 W con relativi alimentatori, che da soli superano il quintale di peso. I telai della nuova serie sono in materiale amagnetico per ridurre la “distorsione magnetica”.

Naturale derivazione dalla serie prototipale L-X è l’ampli a due telai L-01A, il tuner L-01T, il giradischi L-01D e il convertitore/modulatore pseudo-video L-Z1; nel 1980 introduce il pilotaggio in corrente dei diffusori, col sistema “Sigma Drive”, che prevede appositi cavi, sdoppiati, per il collegamento delle casse ed inizia a produrre hi-fi car; su questa serie

Il 1981 vede la nascita dei sinto-ampli KR-1000 e KVA-502 (il primo audio-video della storia) ed espone all’Audio Fair il prototipo di lettore CD L-Z3; il 1982 procede con l’arrivo della tecnologia “Dynamic Linear Drive”, presentata l’anno prima, e del Dynamic Center Lock”: implementato nei giradischi KP-800/700 e KD-700D che consente il sostegno e il centraggio del piatto su un velo d’olio sotto pressione. Entra in commercio anche la “Compact Component Series” dall’elevato rapporto prezzo/prestazioni.

 

        

 

Nell’83 sul KA-1100 debutta il “Sigma Drive type 2, che non richiede più il cablaggio sdoppiato e nell’84 arriva anche il “Super DLD”, che consente maggiore dinamica agli stadi amplificatori.