A.S.A. Laboratory
Negli ultimi anni sono stati
moltissimi gli apparati audio “curati” presso l’A.S.A. e di seguito ne riporto una breve galleria di alcuni
di quelli più rappresentativi, per alcuni di essi le operazioni di recupero
sono state molto difficoltose, a volte per la reperibilità dei componenti, in
altri casi per le condizioni in cui sono giunti o per l’oggettiva
complessità dei difetti presentati.
Tutti però sono tornati a
suonare nelle loro rispettive case.
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Questo deck TEAC C2-X è giunto con la meccanica bloccata e
alcuni problemi alla sezione preamplificatrice di
registrazione: in foto le fasi di calibrazione dello stadio oscillatore di registrazione.
Il LEAK Stereo-
phono, nell’occasione sono
state migliorate la resa agli estremi banda e il rapporto segnale/rumore.
Lo Yamaha PX-2, ottimo piatto
con braccio tangenziale, presenta
purtroppo una delicatezza congenita del sistema di trascinamento del pesante
gruppo di lettura, che col tempo tende a divenire cigolante e a bloccarsi con
frequenza.
L’ottimo sintoampli Sansui
“EIGHT” della prima metà anni ’80, come per molti suoi
coetanei si è resa necessaria la revisione degli stadi
finali, la pulizia dei contatti e la sostituzione di alcune lampade della scala
parlante.
Harberth LS-3/5A, storici monitor
inglesi in questo caso arrivati con piccoli wooferini
devastati dalla rottura del gigantesco finale che le pilotava e che ha
riversato sulle povere bobine mobili i 76 Volts di
alimentazione dei finali. E’ stato necessario ricostruire i coni
completamente risistemare
alcuni componenti sul filtro, rimasti bruciati dall’extra-corrente.
I VTL-45, finali a tubi da 45 W/ch equipaggiati con valvole 300-B Golden Dragon; questi
finali hanno caratteristiche soniche molto elevate ma la loro costruzione molto
semplice e la mancanza totale di protezioni di alcun tipo li rende vulnerabili;
quello in laboratorio aveva il trasformatore di alimentazione parzialmente
bruciato per avvenuta rottura di una valvola finale e conseguente cortocicuitazione dell’alta tensione anodica. Riparato è stato anche dotato di opportune protezioni
(applicate anche all’altro finale) non aventi effetto sul suono.
Nakamichi 600, durante le fasi di
allineamento delle testine.
La macchina ha richiesto la
riparazione di un guasto al circuito di bias che
impediva la cancellazione del nastro e la corretta pre-magnetizzazione.
Denon DCD-1420; un gira-cd niente
male, questo aveva il laser esaurito e la meccanica del carrello da revisionare perché rumorosa.
Un raro Dynaco
Stereo-70 (Dynakit) I° serie, la serie meglio suonante dei vari ST-70,
questo esemplare è arrivato con un canale gracidante e l’alimentazione
anodica molto irregolare. Per lui restauro assolutamente conservativo.
Il possente woofer JBL T-180 “Car Competition” da
Un reel to reel
Akai GX-
Sansui AU-9500, top di gamma degli
integrati nel 1972, costruzione robustissima e fatta per durare; suono un
po’ datato ma di primo livello.
Questo in foto è stato in
laboratorio per un canale non suonante e alcune scariche in altoparlante.
Anche per lui restauro
totalmente conservativo.
Gli eccellenti e ben noti
finali a tubi Audio Note “CONQUEST”, pervenuti in laboratorio per
porre rimedio ad un problema all’alimentazione
anodica, nell’occasione è stato migliorato in modo consistente il
circuito di alimentazione di bassa e di alta tensione.
Dello stesso lignaggio dei
due precedenti finali, anche questo pre a valvole
ancora più costoso dei Conquest, ovvero
l’Audio Note M-10; questa unità è pervenuta presso l’A.S.A. per
alcuni interventi di ripristino del attenuatore a scatti (divenuto impreciso) e
per ridurre leggermente il rumore di fondo congenito della macchina.
Tannoy Gold Monitor HDP 385-A, dopo la ri-bordatura
e del woofer, il riavvolgimento delle bobine dei tweeter e la rigenerazione dei magneti.
Un lungo lavoro.
Accoppiata Quad 33 + 303, il finale aveva un
canale saltato, il pre emetteva un sibilo su un canale.
Al finale sono state
apportate modifiche per migliorarne le capacità dinamiche ela
velocità di risposta ai transitori.
Qualcosa di più
“comune”, un intero impianto Kenwood fine anni ’80 (ma di
ottima qualità) con casse JBL Control 1 fermo da tempo e con diversi problemi:
Amplificatore con un canale
bruciato, piastra con entrambe le meccaniche non funzionanti, lettore cd non suonante, casse con woofer
da ri-bordare.
Teac CD-5, questo lettore di
fascia media aveva problemi all’elettronica di controllo traccia e non
leggeva alcun cd.
Un
possente Krell KSA-50 I°
serie arrivato
con un canale bruciato e notevoli danni arrecati da un precedente maldestro
tentativo di riparazione.
Tornato anche lui
perfettamente operativo.
Ancora valvole: Leak
Stereo 20 + varislope; quest’accoppiata aveva
bisogno di una revisione, il finale aveva smesso di
suonare.
Il pre
non aveva problemi particolari, solo un po’ di rumori dovuti a contatti
sporchi.